Mi chiamo GIOIA e voglio raccontarvi la mia storia. Innazitutto chi sono? Sono una fantastica lupa di 8 anni. Sono nata nel lontano marzo 2001 , dove non me lo ricordo, ricordo però di essere stata adottata da una famiglia di Milano quando ero cucciola. Non era male stare con loro, dovevo dividere i miei spazi con tre gatti e due bambini, ma tutto sommato era anche divertente, giocavamo, la mia mamma adottiva a carnevale mi aveva messo in testa un parrucca bionda e mi aveva fatto tante foto e tutti mi volevano bene.
Tutto bene per un po’.. ma un giorno, allora avevo poco più di 3 anni, iniziano i problemi.. i bimbi hanno una strana allergia, tosse raffreddore.. cosa sarà mai? Il medico dice, è il pelo del cane e dei gatti. Non c’è nulla da fare.. o loro.. o noi… beh, potete immaginare qual è stata la scelta.
Una brutta mattinata ci caricano in macchina, io sul sedile posteriore e i tre gatti, Simba, Banjio e Brillo nei loro trasportini.
Inizialmente ero contenta, che bello, stiamo andando in gita.. la macchina esce dalla città, va verso la provincia, in campagna e arriviamo ad una costruzione in mezzo al verde.
Il momento peggiore è la notte, buia, senza un filo di luce a parte la luna, quando c’è. Tutti quei sospiri, tutti quei cani che pensano ai loro ex padroni, dove vivevano prima, e continuano a chiedersi perché… perché sono qui? Cosa ho fatto? E poi il caldo, e il freddo...i ripari non sono mai sufficienti a proteggerti dal clima.
Io sono nervosa, non mi piace, non mi piace!! Non voglio restare al chiuso, è terribile, voglio andare via… per reazione tento di mordere chi si avvicina a me. Ogni tanto arrivano delle altre persone, vedo che prendono dei cani, e li portano in passeggiata, mi dicono che sono volontari.
Non so nemmeno cosa significa, io so solo che questa non è la mia casa. Cosi se cercano di mettermi il guinzaglio tento di mordere e nessuno mi porta più fuori. Resto li con Gordon e Kit nei box a fianco e passa un anno, mi arriva la notizia che, Simba, Banjio e Brillo sono stati adottati, io sono ancora li e da più di un anno non esco dal box.
Poi un giorno si ferma lei, è una volontaria e mi guarda, ci guardiamo, lei ricorda il suo pastore tedesco, il suo primo cane e compagno di infanzia anche se io non gli assomiglio e chiede “perché questa non esce mai?” “perché morde” qualcun altro risponde. La cosa non sembra preoccuparla e decide di dedicarmi il suo tempo. Entra, questa volta faccio finta di nulla e mi lascio mettere il guinzaglio, mi porta in sgambatoio ma al momento di rientrare provo a mordere, ma lei non si scompone e da quella prima volta ce ne saranno tante. E la cosa mi piace, quando la vedo sono
felice.
L’estate 2008 ho una falsa gravidanza, del resto non sono mai stata sterilizzata e quest’anno succede ancora. La mia volontaria mi porta in clinica per farmi sterilizzare, mi lascia con un nodo alla gola in mano al veterinario e gli butta là una frase.. “ ma Lei non aveva detto che voleva un altro
cane?”. Il giorno dopo telefona per sapere se l’operazione è andata bene e dopo un giorno è lui, il veterinario a telefonare e racconta come ha passato la notte in clinica con me. Ho fatto un mare di casino, la notte non volevo stare in gabbia, ha dovuto tirarmi fuori, poi tutti gli altri cani ammalati hanno visto me in giro e hanno iniziato a fare anche loro casino e allora tutti fuori.. Dopo un po’ mi sono stancata di tutto quel caos e volevo uscire dalla clinica, allora il Veterinario mi ha portato con se in studio e sono rimasta li fino al mattino.
4 giorni dopo la mia amica volontaria passa per riportarmi in canile, è il venerdi Pasqua. Io sono li che scodinzolo e vado avanti indietro come se niente fosse. Che si fa? Chiede lei? Il veterinario dice, provo a portarla a casa, ho altre 6 femmine, vediamo come va. Lei se ne va con il magone dentro e una grande speranza, io non capisco molto bene cosa sta succedendo, come mai mi ha lasciato ancora li? La sera mi portano nella nuova casa, gli altri cani sono un po’ sorpresi e alcuni anche un po’ seccati, io cerco di far finta di nulla e resto li la notte. E anche i giorni successivi. Lei telefona il martedi dopo Pasqua con l’ansia nel cuore e chiede come è andata.
Ve la faccio breve, non è stato facile, io non ho un carattere facilissimo, ma sembra proprio che ora ho una nuova famiglia e per di più, se ho male al pancino, ho anche il veterinario gratis. Dopo più di 4 anni passati in canile una botta di….. fortuna!!!.