Ciao sono Karma e vorrei raccontare la mia piccola storia per far capire che ci sono tanti umani buoni con gli animali! Era la fine del mese di luglio del 2008, io e la mia sorellina Morgana avevamo 3 settimane e dall’accogliente casa in cui siamo nate ci siamo ritrovate in un giardino con la nostra mamma … abbandonate al nostro destino.
In questo giardino c’erano tante persone perche’ erano degli uffici e la mamma ha trovato una casetta di legno con un giaciglio caldo e della pappa fresca perche’ gli umani che vivevano lì avevano costruito questo rifugio per altri mici abbandonati come noi.
C’erano tante persone che ci accarezzavano ed una in particolare ci accudiva, ci portava la pappa tutti i giorni, ci faceva giocare e un giorno ci ha portato dal veterinario. Mamma Fatina e Morgana stavano benissimo, io invece ero la piu’ piccina e facevo tanta fatica a respirare. Il primo dottore ha detto che potevo avere una malattia incurabile e mortale, ma l’umana che ci curava non si e’ arresa e ha continuato a sentire altre opinioni di altri veterinari fino a quando siamo approdati in una clinica dove una sua amica conosceva un bravo veterinario ed un bravo chirurgo.
Intanto si stava avvicinando l’autunno ed il freddo. La mia sorellina e’ stata adottata da una famiglia con due bambini che giocavano con lei. Dopo qualche giorno anche la mia mamma e’ stata adottata. Rimanevo solo io. La mia umana non ha voluto lasciarmi da sola nel giardino perche’ diceva che non avrei potuto sopravvivere. Ha cercato qualcuno che mi ospitasse, ha trovato un suo amico molto carino che ha deciso di condividere la sua casa con me fino a quando il chirurgo avrebbe dato la sentenza sul mio stato di salute. Arriva il giorno della visita e la diagnosi e’ che ho un’ernia diaframmatica, che tradotto significa che tutti i miei organi interni erano completamente fuori posto e mi stavano schiacciando i polmoni impedendomi di respirare e quindi di vivere. Angosciata la mia umana e la sua amica decidono di farmi operare, un’operazione difficile, rischiosa e costosa.
Era un lunedi’ mattina e sentendo quello che diceva poi la mia
umana (che per me e’ diventata la mia mamma) e’ stato il lunedi’ piu’ nero che si ricordi perche’ io ero sotto i ferri e ad un certo punto sembrava non mi riprendessi dall’operazione o dall’anestesia. Cuore che batteva a mille sia per la mia mamma che per la sua amica, lacrime e poi alla fine finalmente la bella notizia che mi ero svegliata. Sono stata a fare un po’ di degenza in clinica e loro sono sempre venute a trovarmi. Dopo qualche giorno sono uscita dalla clinica e ho fatto un po’ di convalescenza a casa della amica di mamma che mi ha curato e coccolato in un modo meraviglioso.
Il ragazzo che mi aveva ospitato nel frattempo ha deciso di adottarmi definitivamente, quindi appena sono stata bene mi sono trasferita nella mia casa definitiva. Adesso sono cresciuta, posso mangiare e respirare normalmente, devo stare sotto controllo ma faccio quello che fanno tutti i gatti adesso. Ho anche degli amici cani con cui condivido la mia giornata e dicono che ho il mio bel caratterino. Insomma …. La mia mamma mi ha salvato la vita, anzi me l’ha ridata a piene mani senza pensarci due volte!